“Siamo ciò che mangiamo“
IN NATURA
Le diverse specie di chiocciole che si trovano in natura non sono considerate tutte commestibili dal Legislatore (CE 852, 53 del 2004) e tendono a spostarsi costantemente alla ricerca di luoghi con habitat diversi, che a loro volta forniscono tipi di nutrimento differenti.
Tale abitudine non comporta alcun danno al loro apparato digerente; ma questa alimentazione non controllabile potrebbe essere nociva per l’uomo qualora decidesse di cibarsene.
IN ALLEVAMENTO
Come fare allora?
In un allevamento controllato e certificato come il nostro è necessario che le chiocciole trovino sempre un cibo a loro gradito, fresco, dosato e accessibile a tutti gli abitanti del parco.
Inserite in un habitat creato con colture seminate e selezionate, le nostre chiocciole si nutrono di cereali sfarinati freschi -da loro molto apprezzati- così come consiglia il Metodo francese da noi adottato.
Questo Metodo ci porta ad ottenere molteplici risultati: carni tenere, chiare e pregiate, con una riduzione della mortalità ed un’ottima crescita omogenea dei piccoli che raggiungono la maturità in tre mesi. Allo stesso tempo, otteniamo una riduzione delle fughe delle chiocciole dal luogo in cui è possibile monitorarle.
Le nostre chiocciole vengono vendute già spurgate, asciutte e dormienti e proprio per queste qualità non subiranno lo stress della cottura, preservando carni più tenere.
Tutto questo si contrappone a ciò che troveremmo, invece, in natura: animali con uno sviluppo discreto, una pezzatura non omogenea, con carni scure, coriacee, molto viscide e con un sapore piuttosto acre ed erbaceo.